3/19/2008

The cult of Easter



Oggi mi chiedevo perchè per la chiesa Gesù nasce il 25 di dicembre mentre non si riesce a capire come mai la data della sua morte debba variare anno dopo anno... la spiegazione è questa: si fa associare la pasqua all'equinozio di primavera.

Tale fenomeno astrologico ha sempre affascinato le antiche religioni. Prima dei cristiani infatti sin dai tempi più remoti il giorno dell'equinozio di primaverà veniva festeggiata la dea Eostre, dea della fertilità e della rinascita della vita. Il culto di questa divinità si diffuse moltissimo in tutta europa; in Grecia prese il nome di Estia, oggi venerata dai dodecateici; mentre a Roma e in seguito in tutto l'impero romano venne venerata (e viene venerata oggi dai pagani romani e dagli olimpiani) con il nome di Vesta, e al suo culto fu dedicato l'ordine sacerdotale delle vergini Vestali.

Pare anche che i simboli della pasqua: l'uovo e il coniglio pasquale, rappresentano i simboli della vita da secoli prima dell'era cristiana. Da persona scettica trovo che vi sia un certo fascino in tutto ciò xD

2 risposte:

Unknown ha detto...

Gesù nasce il 25 dicembre perchè è la data che anticamente veniva usata per la festa del dio sole. Che la religione sia un miscuglio di altre religioni è vero, nel senso che anticamente c'erano diverse religioni e per motivi pratici si sono mantenute le stesse feste ma con significato nuovo. Il motivo per cui la data della Pasqua cambia dipende dall'anno liturgico. Inoltre se Gesù è morto sulla croce dipende dal fatto che a quei tempi la pena di morte avveniva con questo mezzo; e cmq la morte è una sciagura. Inoltre la tipa sulòa croce è fuori luogo visto che Gesù era uomo.

corevil ha detto...

la sua data varia di anno in anno perché è correlata con il ciclo lunare la Pasqua cade la domenica successiva al primo plenilunio dopo l'equinozio di primavera di conseguenza essa è sempre compresa nel periodo dal 22 marzo al 25 aprile.

ecco spiego meglio con le parole di un sacerdote:

La data della Pasqua, d'altro canto, deve essere considerata sotto una luce particolare. Non si tratta di una data fissa ma della risultante di un computo lunisolare, vale a dire della domenica successiva al plenilunio dell'equinozio di primavera (l´ equinozio è il punto in cui l'eclittica interseca l'equatore celeste. Il 20 o 21 marzo e il 22 o 23 settembre sono giorni di equinozio perché il sole passa per tali punti e sia il dì sia la notte, durano 12 ore in ogni località della Terra (trascurando l'effetto della rifrazione atmosferica). Gli equinozi si spostano sulla sfera celeste per la precessione ( precessione degli equinozi -in astronomia- movimento conico dell'asse terrestre); provoca un leggero anticipo degli equinozi e un mutamento continuo dei poli celesti, che descri­vono un cerchio intorno ai poli dell'eclittica in 26.000 anni).
Gli elementi della domenica, del plenilunio e dell'equinozio di primavera hanno giocato un ruolo chiave nello sviluppo della liturgia pasquale e nella riflessione teologica, nel senso che conferiscono al mistero pasquale la sua espressione liturgica.
Primavera, equinozio e plenilunio simbolizzano la pre­senza del mistero e della grazia della rinascita, la pienezza della vita e la luce senza tramonto.