9/28/2010

Super Clocks Confirm Time is Slower for Your Feet

http://news.sciencemag.org/sciencenow/assets_c/2010/09/sn-relativity-thumb-200xauto-4398.jpg

Out of sync. Because of the effects of gravity, a clock high on a wall should run ever so slightly faster than a watch just below it.

According to Einstein’s theory of relativity, a clock on the floor ought to run very slightly slower than an identical one on top of a step stool because the lower clock nestles deeper into Earth’s gravitational field. Now, physicists have demonstrated this effect using two super-accurate clocks and hoisting one several centimeters above the other. It’s the first time scientists have used clocks to show that time flies faster for your nose than for your navel.

“The demonstration of the gravitational shift by elevating a clock about one foot is quite stunning,” says Daniel Kleppner, a physicist at the Massachusetts Institute of Technology in Cambridge, who was not involved in the work. He adds, however, that the demonstration “does not change anyone’s view on relativity.”

Einstein realized that time passes at different rates depending on the circumstances. For example, suppose you stand on a train platform with a Rolex on your wrist while a friend wearing an identical watch zooms by in a train. Your friend’s watch runs slower than yours simply because he is moving relative to you, Einstein predicted in his theory of special relativity. And according to his theory of general relativity, gravity comes about because massive things like Earth stretch the fabric of space and time. As a result, a clock at lower altitude and, hence, lower gravitational energy, should run slower than one at higher altitude—by about 3 microseconds per year per kilometer of elevation.

Such seemingly nonsensical predictions have long since been confirmed by comparing ultra-accurate atomic clocks on the ground with those in high-flying jets. And the satellite-based global position system takes them into account. Now Chin-wen Chou, Till Rosenband, and colleagues at the National Institute of Standard and Technology (NIST) in Boulder, Colorado, have detected changes in the passage of time caused by speeds of less than 10 meters per second and height changes of less than a meter, using a new type of atomic clock called an optical clock.

An atomic clock exploits the fact that the electrons in at atom occupy “states” with distinct energies and can hop between two states by emitting or absorbing electromagnetic waves of a set frequency. Researchers shine such waves on the atoms, and a feedback loop keeps their frequency tuned so that the atoms continually jump back and fourth between the two states. The oscillating waves then mark time just as a pendulum does, only very much faster and more evenly. The atomic clocks that now set the international time standard use microwaves with a frequency of 9.2 billion cycles per second to make cesium atoms flip between two states of nearly the same energy.

In contrast, the NIST researchers’ clock uses laser light with a frequency of 1,120,000 billion cycles per second to drive a higher-energy jump called an optical transition in a single aluminum ion held in an elaborate trap. The cesium standard is accurate to three parts in 10 million billion; the new aluminum clock has an accuracy nearly 40 times better. That extra accuracy makes it possible to demonstrate the effect of relativity on a more human scale. The researchers built two aluminum clocks, and to test the velocity effect they set the ion in one jiggling back and forth in its trap with a speed as low as 4 meters per second. They were able to resolve the 2-parts-in-10-million-billion slowing that motion caused in the clock with the moving ion. To test the gravity effect, the physicists started with one clock 17 centimeters below the other and then raised the first clock by 33 centimeters. This time they detected a 4-parts-in-100-million-billion shift in the frequency of the raised clock, as predicted by the theory of general relativity, the researchers report in the 24 September issue of Science.

“What amazes me is the advancement of the optical clocks—10 or 20 years ago they were only a dream,” say Nan Yu, a quantum physicist at NASA Jet Propulsion Laboratory in Pasadena, California. Only recent advances in laser techniques have made that dream a reality, says Yu, who expects that within a few years some type of optical clock may replace the cesium microwave standard. …

via Superaccurate Clocks Confirm Your Hair Is Aging Faster Than Your Toenails – ScienceNOW.

9/27/2010

Beautiful Minds

“Beautiful Minds”, una collana che in 20 DVD che raccoglie i ritratti dei protagonisti della storia della matematica, della fisica, della chimica, della biologia e dell’astronomia tracciati da grandi scienziati come Piergiorgi Odifreddi, Enrico Bellone, Margherita Hack, Edoardo Boncinelli e Umberto Veronesi. Ad aprire i propri laboratori e a raccontare in prima persona la storia sono invece James Watson (Nobel per la medicina nel 1962), Sheldon Lee Glashow (Nobel per la fisica nel 1979), John Nash (Nobel per l’economina nel 1994) Harold Kroto (Nobel per la chimica nel 1996), Edward Witten (vincitore della Medaglia Fields nel 1990) e Andrew Wiles, uno dei più importanti matematici viventi.


Beautiful Minds Vol 01:
PIERGIORGIO ODIFREDDI – Pitagora, Euiclide. La nacita del pensiero scientifico
Osservando la realtà, gli antichi sentirono l’esigenza di trovare delle regole armoniche che la spiegassero.
Questo è il punto di partenza del racconto di come, attraverso il numero e la forma, siano nate l’aritmetica e la geometria. Esse costituiscono l’inizio di un pensiero che si accontenta solo di verità che siano dimostrabili in modo inoppugnabile dalla ragione. Pitagora ed Euclide, con le loro intuizioni e le loro ricerche, segnano i due momenti fondanti di questa epocale rivoluzione.
Piergiorgio Odifreddi: Pitagora, Euiclide. La nacita del pensiero scientifico = audio
Piergiorgio Odifreddi: Pitagora, Euiclide. La nacita del pensiero scientifico =
video

Beautiful Minds Vol 02:
GIULIO GIORELLO – Archimede. Il primo genio universale
Archimede volle che sulla sua tomba fosse scolpita una sfera racchiusa da un cilindro (che indicava il rapporto fra il volume dei due solidi). Questo piccolo aneddoto fornisce la misura di un uomo che è considerato uno dei tre più grandi scienziati di sempre insieme a Newton ed Einstein. Di sicuro è il più grande dell’antichità. Tra le sue scoperte il peso specifico (rapporto fra peso e volume di una sostanza), l’uso sofisticato delle leve (datemi un punto d’appoggio e solleverò il mondo si dice sia una sua frase), armi come gli specchi ustori o la catapulta sono l’esito del suo ingegno applicato alla difesa della sua città in tempo di guerra, come la vite senza fine per alzare l’acqua dai pozzi in tempo di pace. Uno scienziato a tutto tondo che ha nel metodo la sua arma fondamentale per affrontare i problemi e risolverli sempre con raffinata eleganza intellettuale.
Giulio Giorello: Archimede. Il primo genio universale = audio
Giulio Giorello: Archimede. Il primo genio universale = video

Beautiful Minds Vol 03:
MARGHERITA HACK – Tolomeo e Copernico. Dalle stelle la misura dell’uomo
Da sempre gli uomini hanno guardato le stelle e cercato di dare un senso ai fenomeni luminosi celesti. Ma colui che un secolo dC fece una sintesi della visione del cosmo completa e funzionale per l’epoca fu Claudio Tolomeo che divenne col passare dei secoli, l’unico sistema accettato per descrivere il mondo. Questo sistema rimase fisso e immutabile per più di un millennio, fino a quando nel 1543 un abate polacco di nome Copernico, cambiò completamente la visione del mondo. Margherita Hack, astrofisica di fama mondiale ci racconta oltre alle vicende di Tolomeo e Copernico come, nel passare dei millenni, l’uomo ha guardato le stelle e cercato di dare una spiegazione sensata a questo meraviglioso scenario di cui facciamo parte che è il cosmo.
Margherita Hach: Tolomeo e Copernico. Dalle stelle la misura dell’uomo = audio
Margherita Hach: Tolomeo e Copernico. Dalle stelle la misura dell’uomo = video

Beautiful Minds Vol 04:
ENRICO BELLONE – Galileo e Keplero. La nascita del metodo scientifico
Galileo e Keplero, in un periodo dove le leggi dell’universo erano definite a priori da credenze immutate e immutabili, attraverso la decisione nell’affermare le proprie convinzioni basate sull’esperienza diretta e sulla osservazione critica, segnano il definitivo passaggio tra l’antico e il moderno portando ad una oggettiva visione del cosmo e ad una conseguente ridefinizione del ruolo dell’uomo al suo interno.
Enrico Bellone: Galileo e Keplero. La nascita del metodo scientifico = audio
Enrico Bellone: Galileo e Keplero. La nascita del metodo scientifico = video

Beautiful Minds Vol 05:

PIERGIORGIO ODIFREDDI – Isaac Newton. La gravità, la luce e i colori del mondo
In tutti i campi del sapere, ci sono dei momenti di rottura che rivoluzionano le prospettive della società. Nel seicento questo spartiacque lo traccia Isaac Newton, lo scienzato inglese che con il suo genio, le sue intuizioni, i suoi studi segna il passaggio all’era moderna. I risultati dei suoi studi cambieranno di fatto il mondo nei secoli successivi. Di questo ci racconta Piergiorgio Odifreddi, con la sua consueta chiarezza, competenza e passione.
Piergiorgio Odifreddi: Isaac Newton. La gravità, la luce e i colori del mondo = audio
Piergiorgio Odifreddi: Isaac Newton. La gravità, la luce e i colori del mondo = video

Beautiful Minds Vol 06:
EDOARDO BONCINELLI – Charles Darwin. L’uomo evoluzione di un progetto
A oltre 150 anni di distanza dalla sua pubblicazione, L’origine delle specie, l’opera fondamentale di Charles Drawin continua a suscitare intensi dibattiti. E’ la prova della profondità e della rivoluzionarietà delle intuizioni dello scienziato inglese che con i suoi studi sull’evoluzionismo ha cambiato il modo di concepire il rapporto tra l’Uomo e la Natura. A presentare la sua opera un genetista di grandissima fama come Edoardo Boncinelli.
Edoardo Boncinelli: Charles Darwin. L’uomo evoluzione di un progetto = audio
Edoardo Boncinelli: Charles Darwin. L’uomo evoluzione di un progetto = video

Beautiful Minds Vol 07:
SHELDON LEE GLASHOW – Maxwell. Elettricità, magnetismo e luce, una sola famiglia
Dai giochi che i greci facevano strofinando una bacchetta di ambra per attrarre pezzetti di stoffa, alle intuizioni di Maxwell sulla natura della luce, il premio Nobel per la fisica Sheldon Lee Glashow, ci affascina con il suo straordinario racconto sulla avventura della scienza e dei protagonisti che attratti dei curiosi fenomeni dell’elettricità e del magnetismo hanno trasformato il mondo.
Sheldon Lee Glashow: Maxwell. Elettricità, magnetismo e luce, una sola famiglia = audio
Sheldon Lee Glashow: Maxwell. Elettricità, magnetismo e luce, una sola famiglia = video

Beautiful Minds Vol 08:

UMBERTO VERONESI – Pasteur dalla nascita della medicina moderna alla lotta contro il cancroIl celebre oncologo Umberto Veronesi racconta la nascita e l’evoluzione della moderna medicina, dalle pioneristiche scoperte di Pasteur fino alle ultime frontiere della ricerca contro il cancro nella quale Veronesi è da sempre all’avanguardia
Umberto Veronesi: Pasteur dalla nascita della medicina moderna alla lotta contro il cancro = audio
Umberto Veronesi: Pasteur dalla nascita della medicina moderna alla lotta contro il cancro = video

Beautiful Minds Vol 09:
HAROLD KROTO – Lavoisier e Mendeleev tra atomi e molecole, nasce la chimica moderna
Fin dai tempi dei greci e prima ancora, filosofi, scienziati e poi maghi, alchimisti si sono interrogati su che cosa sia la materia e come trasformarla. E’ con Lavoisier, il francese che alla fine del settecento con le sue osservazioni segna la nascita di una nuova e fondamentale disciplina: la Chimica. In questo DVD il premio Nobel per la chimica Harold Kroto, attraverso le tappe principali dell’evoluzione di questa disciplina ci fa capire come il futuro dell’uomo dipenda sempre più dalla sua capacità di trovare nella materia e nei suoi composti le riposte per risolvere i grandi problemi dell’umanità.
Harold Kroto: Lavoisier e Mendeleev tra atomi e molecole, nasce la chimica moderna = audio
Harold Kroto: Lavoisier e Mendeleev tra atomi e molecole, nasce la chimica moderna = video

Beautiful Minds Vol 10:

CLAUDIO BARTOCCI – Gauss e Riemann. La matematica diventa scienza
Gauss è un genio paragonato ad Archimede. E, come il grande siracusano, coltivava sia l’astronomia e la matematica pura che le loro applicazioni tecniche, e non è sempre facile individuare quali ricerche conducesse per se stesse e quali invece fossero dettate da esigenze pratiche. A lui si deve la prima trattazione sistematica e moderna della teoria dei numeri e la spiegazione che per disegnare una carta geografica perfetta, cioè per rispettare la scala, gli angoli e le distanze, si deve dare la stessa curvatura della superficie che si vuol descrivere: nasceva la geometria non-euclidea.
Claudio Bartocci: Gauss e Riemann. La matematica diventa scienza = audio
Claudio Bartocci: Gauss e Riemann. La matematica diventa scienza = video

Beautiful Minds Vol 11:
GIUSEPPE BRUZZANITI – Marie Curie. La scoperta della radioattività
Nelle foto d’epoca dei Congressi Solvay, a Marie Curie spetta rigorosamente un posto in prima fila, tra due giganti come Max Planck e Hendrik Antoon Lorentz; poco più in là, Albert Einstein. E non è certo una questione di cortesia. La figura carismatica della scienziata franco-polacca è una delle stelle riconosciute della fisica del Novecento. Giuseppe Bruzzaniti ,storico della scienza, racconta la meravigliosa avventura di questa donna che con il suo genio e la sua tenacia scardina i canoni culturali dell’epoca. Prima donna a ricevere il premio Nobel, (ne riceverà poi un secondo), prima donna a insegnare all’università della Sorbona, risulta ancora oggi una figura affascinante non solo per la sua statura indiscussa di scienziato ma e forse soprattutto per la sua vicenda profondamente umana.
Giuseppe Bruzzaniti: Marie Curie. La scoperta della radioattività = audio
Giuseppe Bruzzaniti: Marie Curie. La scoperta della radioattività = video

Beautiful Minds Vol 12:

ENRICO BELLONE – Albert Einstein. Relativamente a spazio e tempo
Il fisico e storico della scienza Enrico Bellone ci racconta l’affascianante avventura terrena di Einstein, quel bambino solitario che imparò molto tardi a parlare e che aveva difficoltà a scuola.
Albert Einstein fu insignito del Nobel per la fisica nel 1921 grazie alle sue ricerche sul “effetto fotoelettrico”.
Ma è la teoria della relatività a proiettarlo nel mito. Per spiegarla con semplicità, Einstein usava il “paradosso dei gemelli”, uno dei quali rimane a Terra mentre l’altro affronta un viaggio interstellare a una velocità dell’80 per cento di quella della luce. Al ritorno, per l’astronauta sono passati 30 anni mentre l’orologio del gemello ne segna 50.
Enrico Bellone: Albert Einstein. Relativamente a spazio e tempo = audio
Enrico Bellone: Albert Einstein. Relativamente a spazio e tempo = video

Beautiful Minds Vol 13:

SHELDON LEE GLASHOW – Max Planck. I quanti, quantità di energia misurabile
Ci sono degli uomini che con le loro teorie cambiano il modo in cui noi comuni mortali vediamo il mondo. Uno di questi è Max Planck e la sua è “la teoria dei quanti. Planck aveva scoperto che l’energia non è una quantità continua, ma che arriva a pacchetti, i cosiddetti “quanti”. Sembra una cosa da poco, ma introduce l’idea che la natura non si manifesta in modo continuo come da sempre l’uomo ha ipotizzato, ma in modo discreto, a “pezzetti”. Il premio Nobel per la fisica Sheldon Lee Glashow con una chiarezza esemplare, ci racconta di questa teoria e di come ha influito sul modo di vedere il mondo.
Sheldon Lee Glashow: Max Planck. I quanti, quantità di energia misurabile = audio
Sheldon Lee Glashow: Max Planck. I quanti, quantità di energia misurabile = video

Beautiful Minds Vol 14:

GIUSEPPE BRUZZANITI – Enrico Fermi. L’atomo e la bomba atomica
Il matematico Giuseppe Bruzzaniti illustra l’affascinante avventura di Enrico Fermi.
Dal gruppo dei “ragazzi di via Panisperna” al Nobel per la fisica nel 1938, anno delle leggi razziali che lo spingeranno ad accettare una cattedra alla Columbia University. Qui Fermi produce una reazione nucleare a catena e partecipa alla creazione del primo ordigno atomico.
Giuseppe Bruzzaniti: Enrico Fermi. L’atomo e la bomba atomica = audio
Giuseppe Bruzzaniti: Enrico Fermi. L’atomo e la bomba atomica = video

Beautiful Minds Vol 15:
PIERGIORGIO ODIFREDDI – Gödel e Turing. La nascita del computer e la società dell’informazione
Il computer oggi è un oggetto concreto che per vedere la luce ha avuto però un lungo periodo di incubazione sugli aspetti teorici che ne suggeriscono la concezione. Con il suo impareggiabile linguaggio divulgativo Piergiorgio Odifreddi ci racconta come si è giunti a costruire questa meravigliosa macchina capace di apportare alla società un cambiamento epocale grazie alle intuizioni di due impareggiabili logici e matematici del ‘900: Kurt Goedel e Alan Turing.
Piergiorgio Odifreddi: Gödel e Turing. La nascita del computer e la società dell’informazione = audio
Piergiorgio Odifreddi: Gödel e Turing. La nascita del computer e la società dell’informazione = video

Beautiful Minds Vol 16:

JAMES WATSON – Il DNA e il segreto della vita
Tra gli scienziati che del novecento che hanno fornito il maggior contributo al progresso scientifico, sicuramente l’americano James Watson occupa un posto di primissimo piano. Premio Nobel nel ’56 per la scoperta della struttura del DNA insieme all’amico Crick e al collega Wilkins, ci racconta, con la sua affascinante esuberanza la storia di questa fondamentale scoperta che ha permesso di comprendere come si trasmette l’informazione genetica ed ha aperto di fatto una nuova era.
James Watson: Il DNA e il segreto della vita = audio
James Watson: Il DNA e il segreto della vita = video

Beautiful Minds Vol 17:
JOHN NASH – La teoria dei giochi
John Nash, uno degli scienziati più conosciuti al mondo, grazie anche al bellissimo film “A Beautiful Mind”, racconta la sua vicenda, come è arrivato attraverso la Teoria dei Giochi e la sua particolare ricerca al Premio Nobel per l’economia nel 1994.
La teoria dei giochi trova ampia applicazione in campo economico e finanziario ma anche nel campo strategico-militare, nella politica, nella sociologia, nella psicologia, nell’informatica, nella biologia e nello sport.
John Nash: la teoria dei giochi = audio
John Nash: la teoria dei giochi = video

Beautiful Minds Vol 18:
JAMES WATSON – Il genoma umano. La sequenza della vita
Uno dei progetti più importanti del secolo scorso è stato quello di comprendere come la sequenza delle basi del DNA interviene nella definizione delle caratteristiche degli esseri viventi. Il progetto Genoma, iniziato circa venti anni orsono è oggi completato e i risultati forniscono informazioni decisive per la lotta a moltissime malattie finora ritenute invincibili. James Watson, colui che fece partire il progetto insieme a personalità del calibro di Dulbecco, ci racconta l’avvincente storia di questa fondamentale tappa della conoscenza scientifica.
James Watson: Il genoma umano. La sequenza della vita = audio
James Watson: Il genoma umano. La sequenza della vita = video

Beautiful Minds Vol 19:
ANDREW WILES – La teoria dei numeri. L’evoluzione della matematica dell’antichità ad oggi
La teoria dei numeri è quel ramo della matematica pura che si occupa delle proprietà dei numeri interi e contiene molti problemi aperti e che impegna da sempre le più brillanti menti matematiche del mondo. Andrew Wiles, che ha risolto il Teorema di Fermat rimasto insoluto per più di tre secoli, ci racconta con elegante semplicità la sua meravigliosa esperienza all’interno della più grande avventura dei numeri.
Andrew Wiles: La teoria dei numeri. L’evoluzione della matematica dell’antichità ad oggi = audio
Andrew Wiles: La teoria dei numeri. L’evoluzione della matematica dell’antichità ad oggi = video

Beautiful Minds Vol 20:

EDWARD WITTEN – La teoria delle stringhe. La teoria del tutto
Edward Witten, il più autorevole studioso della teoria delle stringhe, ci racconta la genesi e le affascinanti prospettive di questa teoria che tenta di spiegare le caratteristiche fondamentali dell’universo. Alla sua base vi è l’ipotesi che le particelle non siano puntiformi, ma siano costituite da un minuscolo filamento, detto “stringa”, che vibra e oscilla, determinando, a seconda del modo in cui avviene la vibrazione, le caratteristiche fondamentali di tutte le particelle: la massa e la carica.
Edward Witten: La teoria delle stringhe. La teoria del tutto = audio
Edward Witten: La teoria delle stringhe. La teoria del tutto = video

Link Alternativi QUI

9/24/2010

Fisica Quantistica & Medicina







La meccanica quantistica (o fisica quantistica) è un insieme di teorie formulate nella prima metà del ventesimo secolo, che descrivono il comportamento della materia a livello microscopico, andando a spiegare quei fenomeni che la fisica classica non riusciva più a comprendere.


La fisica quantistica, infatti, elimina la precedente distinzione tra particelle e onde:

un sistema quantistico presenta le caratteristiche tipiche delle onde, ma nel momento in cui viene misurato, o anche solo osservato, assume le caratteristiche di un insieme di particelle (quanti) (dal latino quantum, quantità, da cui il nome della teoria).











Questa proprietà risulta sconvolgente, dato che presuppone che la realtà sia un insieme di possibilità potenzialmente infinite, che solo l’interpretazione può determinare e “concretizzare” in fenomeni percepibili dall’uomo.

Questo aspetto viene ripreso in ambienti filosofici e spirituali, ad affermare che tutto ciò che l’uomo percepisce non sarebbe altro che una sua creazione.








Secondo il modello quantistico, inoltre, i processi fisici sono discontinui e hanno luogo in forma di salti quantici che, essendo infinitesimali, danno l'illusione di un mondo in cui i cambiamenti avvengono in modo molto regolare e continuo.




Bruce H. Lipton è un’autorità mondiale per quanto concerne i legami tra scienza e comportamento.







Biologo cellulare per formazione, ha insegnato Biologia Cellulare presso la facoltà di Medicina dell’Università del Wisconsin e si è dedicato in seguito a ricerche pionieristiche alla School of Medicine della Stanford University.

È stato ospite di decine di programmi radiotelevisivi ed è un conferenziere di primo piano.


Le sue rivoluzionarie ricerche sulla membrana cellulare hanno precorso la nuova scienza dell’epigenetica e hanno fatto di Lipton una delle voci più note della nuova biologia.




9/16/2010

Come inserire su iPhone video, archivi e documenti da Pc/Mac e viceversa

Con questa guida vediamo come inserire su iPhone una serie di file, come video, archivi (anche .rar) e documenti e visualizzarli poi anche se non siamo collegati ad internet. Non è necessario il jailbreak.

Il primo programma che serve è Download Manager Pro, disponibile su AppStore al prezzo di 1,59€. L’altro programma da utilizzare su Windows è HFS disponibile sul sito ufficiale, mentre gli utenti Mac possono utilizzare Papaya o semplicemente sfruttare il webserver Apache (in questo caso basta creare una cartella Downloads in Nomeutente/Siti da Mac, inserire i file che vogliamo e poi digitare nel browser un indirizzo del tipo http://localhost/tuonomeutente/downloads, per accedere ai file).

Una volta scaricato HFS ed installato, aprirlo e trascinare all’interno del programma il file che si desidera importare su iPhone. Lo stesso faranno gli utenti Mac con Papaya o nella cartella /Downloads creata.

Nell’interfaccia del programma HFS potrete vedere in alto una barra con il vostro indirizzo IP, per esempio http://127.0.1/, a sinistra invece vedrete il file che avete deciso di condividere con l’iPhone. Premendo sul nome del file, la barra in alto cambierà l’indirizzo e diventerà del tipo: http://127.0.1/foto.jpg. Lo stesso faranno gli utenti Mac con Papaya, mentre se utilizzano Apache, l’indirizzo da inserire sarà del tipo http://localhost/tuonomeutente/downloads/nomefile.

Ora, senza chiudere HFS (o gli altri programmi che state usando), aprite Download Manager Pro su iPhone e navigate alla pagina web che appare nella barra di HFS (gli utenti Mac inseriranno l’indirizzo di cui sopra). Vi verrà chiesto di scaricare il file e procedete con il download. Una volta finito il download potete chiudere HFS sul PC.

I file condivisi in questo modo possono essere visto solo da voi, in quanto l’indirizzo web è relativo al vostro Ip, ovvero visualizzabile solo in locale (infatti su iPhone dovete essere connessi alla stessa rete wireless del PC).

I file scaricati sono visibili all’interno di Download Manager Pro e si possono scaricare solo i file supportati dall’applicazione stessa.

Ovviamente si possono usare altre applicazioni simili, ma abbiamo scelto Download Manager come esempio, in quanto è sicuramente tra le migliori.

9/10/2010

La Mente materiale e la Mente spirituale

Ogni essere umano possiede un Io o Sé superiore e un Io o Sé inferiore. Un Io dello Spirito che si è sviluppato in passato, e un Io del corpo che è di recente formazione.

L’Io superiore è pieno di sollecite idee, suggestioni e aspirazioni che riceve dal Potere Supremo, che l’Io inferiore o corporeo considera, invece, come cose fantastiche e visionarie. L’Io superiore ammette poteri e possibilità maggiori di quelli che l’uomo possiede e di cui gode oggi; e che l’Io inferiore non ammette, credendo che si debba vivere sempre come ha vissuto finora. L’Io superiore aspira a liberarsi dalle limitazioni, incapacità e dolori del corpo fisico; quello inferiore dice, invece, che noi siamo nati per soffrire e che dovremo continuare a dibatterci nelle tristi condizioni in cui hanno vissuto tutti quelli che ci hanno preceduto. L’Io superiore vuole foggiarsi una regola di vita tutta sua, sia nel bene che nel male; l’Io inferiore invece dice che dobbiamo accettare le regole già fatte da altri, secondo le opinioni, le creIldono q denze e i pregiudizi accettati dalle masse e stabiliti
dalla consuetudine.

«Sii fedele a te stesso» è un adagio molte volte ripetuto.
Ma a quale Io dobbiamo mantenerci fedeli? Noi abbiamo, in un certo senso, due mentalità: la mente del corpo e la mente dello Spirito.
Lo Spirito è una forza e un mistero. Tutto quello che ne sappiamo o potremo mai sapere, è che esiste e che incessantemente lavora e produce i risultati che si vedono nelle cose fisiche per mezzo dei sensi fisici, e molti altri risultati che da tali sensi non possono essere percepiti.

Ciò che noi vediamo di un oggetto, di un albero, di un animale o dell’uomo, non è che una parte di esso. Esiste per altro una forza che, per un certo tempo, tiene aggregati gli elementi che compongono queste forme, e questa forza agisce continuamente su di essi in un grado maggiore o minore. Essa costruisce il fiore fino alla sua completa fioritura; la fine della sua azione produce ciò che chiamiamo decomposizione. Questa forza trasforma incessantemente la composizione della materia organica: un animale, una pianta, un corpo umano, domani non saranno più identici a quello che sono oggi. Questa forza in azione perpetua e sempre variabile, che si cela in tutte le forme e che, in un certo senso, le crea, noi la chiamiamo Spirito.

Vedere, conoscere e giudicare la vita e le cose alla luce della conoscenza di questa forza, vuol dire far uso di ciò che vien chiamato Mente spirituale. Quando noi riconosciamo l’esistenza di questa forza meravigliosa, acquistiamo la possibilità di usarla e di dirigerla a vantaggio della nostra salute, della nostra felicità e della pace interiore. Composti come siamo di questa forza, potremo attirarla sempre più a noi e renderla parte integrale del nostro essere. Nel principio della nostra vita noi lasciamo agire questa forza ciecamente: viviamo, allora, nell’ignoranza della nostra mente materiale. Ma via via che la mente, con l’accrescere di questo potere, si sveglia e si sviluppa sempre più, ci si domanda: «Perché tanto dolore e tanta sofferenza nella vita fisica? Perché mai sembriamo nati solo per soffrire e per deperire?».

Questa domanda è il primo grido della mente spirituale che si risveglia e, simile ad ogni altra domanda di conoscenza profondamente sentita, dovrà avere, a suo tempo, adeguata risposta.
La mente materiale è una parte di noi stessi di cui si è appropriato il corpo e da questo è stata educata. Vivere in essa è come insegnare a un fanciullo che sono le eliche che fanno muovere un piroscafo, senza parlargli dell’esistenza del vapore che è il vero generatore della forza motrice.

Allo stesso modo in cui il fanciullo, cresciuto nell’errore, andrebbe a cercare nelle eliche la causa del suo arresto, se il piroscafo si fermasse, così la maggior parte di noi oggi non pensa che a riparare il corpo fisico quando la nostra salute è scossa, senza immaginare minimamente che il guasto possa trovarsi nella forza motrice: la mente.
La mente corporea o materiale vede, pensa e giudica solo dal punto di vista fisico e materiale: essa racchiude nel nostro corpo tutto ciò che esiste di noi.
La Mente spirituale invece, considera il corpo quale strumento di cui la Mente, o Io reale, si serve nei suoi rapporti con le cose esteriori.
La Mente materiale vede nella morte del corpo, la fine di quanto compone la nostra personalità; mentre la Mente spirituale nella morte vede soltanto la liberazione dello spirito da uno strumento consunto: essa sa che noi esistiamo come prima, invisibili soltanto agli occhi fisici.
La mente materiale considera la nostra forza fisica come prodotta esclusivamente dai nostri muscoli e dai nostri nervi, e non da una sorgente al di fuori del nostro corpo.
Questa mente vede nella parola e nello scritto i soli mezzi a nostra disposizione per comunicare col nostro prossimo ed influire su di esso. La mente spiri tuale invece sa che i nostri pensieri possono agire favorevolmente o sfavorevolmente sulle altre persone, anche se queste si trovano a mille miglia lontane da noi. La mente materiale non considera il pensiero quale un elemento reale simile all’aria e all’acqua; la mente spirituale, invece, sa che i suoi mille reconditi pensieri giornalieri sono cose reali e che tutti influiscono sulla mente delle persone a cui sono diretti.

La mente spirituale sa che la materia non è che un’espressione dell’energia dello Spirito e che è in continua trasformazione, in armonia con le direttive dello Spirito che crea o si esteriorizza nelle forme che noi chiamiamo materia. Quindi, se terremo costantemente davanti alla mente pensieri di salute e di forza, tali pensieri si trasformeranno in realtà e troveranno la loro espressione esteriore nel corpo apportandoci una vitalità sempre più intensa e sviluppando sempre più i nostri tessuti e i nostri sensi fisici.
La Mente considera la materia, e tutto ciò che i nostri sensi fisici percepiscono, come la parte più grande di ciò che esiste; la Mente spirituale invece considera la materia corale la più grossolana espressione dello
Spirito, la parte minore di ciò che in realtà esiste. La Mente materiale si rattrista al pensiero della decomposizione della materia; quella spirituale dà poca importanza alla disgregazione dei corpi, conscia com’è che lo Spirito e l’Energia motrice riposta in tutte le cose, ricostruirà, temporaneamente, altre forme fisiche di vita e di bellezza.

La mente corporea ritiene che i sensi fisici della vista e dell’udito, del tatto ecc., costituiscano tutti i sensi da noi posseduti: la Mente superiore o spirituale sa che noi possediamo altri sensi affini a quelli fisici, ma che agiscono assai oltre i limiti della materia. La Mente corporea è stata variamente chiamata mente materiale, mente mortale o mente carnale: queste denominazioni si riferiscono a una stessa mente, in altre parole, a quella parte del nostro Io che dal corpo è stata educata nell’errore.
Se voi foste nati e cresciuti fra gente che avesse creduto che la Terra fosse piatta e fissa e non sferica e in rotazione intorno al Sole, anche voi avreste creduto la stessa cosa. Proprio allo stesso modo, durante i primi anni avete assorbito i pensieri e le credenze di coloro che vivono attorno a voi e che ritengono che il corpo sia l’unica cosa che esista e giudicano perciò ogni cosa dall’interpretazione fisica che percepiscono.
Questo insieme di fatti costituisce la vostra mente materiale.
Essa, vedendo ogni cosa soggetta a morte o a disgregazione, crede che morte e decomposizione siano il fine ultimo dell’umanità, ignorando che il nostro Io reale, in questa morte e decomposizione non vede altro che una liberazione da un involucro consunto.
Questa percezione errata della mente materiale è la causa per cui una gran parte dell’umanità non sa sfuggire a un senso di tristezza e di scoramento che ora la pervade, e il primo risultato di quest’assenza di speranza è una ribellione che ci fa desiderare di raggiungere a ogni costo, in questa vita, la maggior somma di godimenti, dimenticando ogni senso di giustizia e di obiettività.

E questo è il grande errore poiché ogni piacere così costituito, non solo non può essere duraturo, ma porta con sé miseria e delusione centuplicate.
La Mente spirituale insegna che la gioia è il grande fine dell’esistenza umana, e indica vie e mezzi per ottenere una felicità durevole diversa da quelle suggerite dalla mente materiale. La Mente spirituale, aperta a nuove e più alte forme di vita, insegna
che esiste una legge che governa l’esercizio dei sensi fisici. Quando apprendiamo a conoscere e a sentire questa legge i nostri godimenti non diventano più sorgenti di un dolore maggiore della felicità, come avviene ora per molti.
Per Mente spirituale noi intendiamo, dunque, una più chiara visione mentale delle cose e delle forze che esistono in noi e nell’universo, forze delle quali l’umanità ha ignorato completamente l’esistenza.
Noi ne abbiamo al momento una vaga conoscenza, e solo pochi individui sono più illuminati di altri: ma questo è bastato per convincere alcuni che la vera causa del dolore umano non è stata riconosciuta nel passato.

In altre parole la nostra razza si trova ancora come in uno stato di infanzia, simile a quei bambini che credono sia il mugnaio colui che fa girare dal di dentro le pale del mulino, ignorando completamente la forza motrice del vento che agisce in tal caso.
Questa immagine non dà un quadro esagerato dell’ignoranza in cui vive la massa, la quale respinge l’idea che il pensiero sia un elemento che ci circonda con la stessa abbondanza dell’aria, e che diretto ciecamente da individui nel dominio della mente materiale, fa muovere le pale del mulino ora in una direzione, ora in un’altra, talora con buoni risultati, molto più spesso con risultati pessimi.

Un cambio di abiti non è il corpo che essa riveste: eppure la mente materiale ragiona a questo modo. Essa non sa di cose che possono rivestire lo spirito, poiché non sa neppure che corpo e spirito sono due cose distinte. Essa dice che il vestito (il corpo) è tutto ciò che esiste dell’uomo. Così quando l’uomo si ammala, tutti gli sforzi per ridonargli la salute tendono a riparare l’involucro, non a ravvivare il potere che ha costruito il corpo.
Non esistono probabilmente due individui nei quali l’azione delle rispettive menti, materiale e spirituale, sia identica. In alcuni la Mente spirituale non è affatto risvegliata; in altri ha cominciato appena a dare i primi segni, come a persone appena deste dal sonno, che vedono le cose vagamente e indistintamente; altri ancora sono molto più risvegliati, e questi sentono in maggiore o minor grado di possedere dentro di loro delle forze fino allora insospettate. In questi individui, la lotta fra mente spirituale e mente materiale è sovente molto dura; e tale conflitto è accompagnato da disturbi, da dolori e disagio, per un certo tempo almeno.

La mente materiale, finché non viene vinta e persuasa della verità, è in perenne antagonismo con quella spirituale. La parte ignorante di noi non vuole disfarsi delle vecchie abitudini di pensiero, e ci costa un vero sforzo, almeno al principio, ammettere di essere vissuti per tanto tempo nell’errore e di dover rinunciare a certi punti di vista così apprezzati. La mente materiale vuol continuare a battere l’antico sentiero come ha sempre fatto e come i più continuano a fare, e ciò perché man mano che passano gli anni le incrostazioni delle abitudini si fanno più spesse e ogni cambiamento di vita diviene sempre più faticoso.
La mente materiale vuol continuare a vivere nella vecchia casa dove ha sempre vissuto, vestire al vecchio modo, andare e tornare dal lavoro alla solita ora ecc. A una certa età poi, la mente inferiore si ribella all’idea di dover apprendere cose nuove, come la pittura o la musica, il cui maggior merito sarebbe di distrarre, di riposare la mente e fare in modo che per noi sia possibile abitare in un’altra parte del nostro essere, vivificando lo spirito e rendendo così più abile il corpo nel lavoro che noi perseguiamo.

La mente materiale considera quale utilità principale di ogni arte il mezzo di fare denaro, non già quello di dare varietà alla vita, fugare la stanchezza, riposare la parte della mente destinata agli affari, migliorando la salute della mente e del corpo. Inoltre, si trincera dietro l’opinione che si è troppo vecchi per apprendere cose nuove, opinione di tutti coloro che hanno oltrepassata la “fiorente maturità” e che desiderano adagiarsi nella metodica monotonia di una vita di riposo.
Essi accettano come inevitabile l’idea di divenire vecchi: la mente materiale suggerisce loro che il corpo deve gradatamente indebolirsi, allontanarsi dalla pienezza di vita della gioventù, invecchiare e finalmente morire.

La mente materiale dice che così è sempre stato e che per questo dovrà sempre essere così; essa accetta questa idea senza opporvisi e inconsciamente dice:
«Deve essere così».
Quando diciamo che una cosa “deve essere” creiamo la forza che immancabilmente la produrrà. In questo modo, la mente materiale vede il corpo deperire costantemente, pur trovando questa idea spiacevole e cercando di nasconderla il più possibile. Ma l’idea, rinforzata dalla morte di coetanei, ritorna sovente alla mente, e lo stato d’animo indicato dalle parole “dev’essere così”, porta, inevitabilmente, come risultato, la decadenza.

La Mente spirituale molto più illuminata, dice: «Se volete scacciare le malattie rivolgete, ogni volta che è possibile, il pensiero alla salute, al vigore, a spettacoli di forza come nubi in moto, cascate d’acqua, onde del mare, foreste d’alberi, uccelli vivaci in moto ecc.: così facendo attirerete a voi una corrente di questo pensiero sano e forte, rinnovatore, che viene chiamato dalla contemplazione di questi vigorosi soggetti materiali.
Ma soprattutto cercate di affidarvi al Potere Supremo che ha formato tutte queste cose e tante altre ancora, poiché Esso è la parte infinita e inesauribile del vostroSé superiore o mente spirituale, e più la vostra fede in questo potere si accrescerà, più ancora aumenterà la vostra stessa forza».
«Sciocchezze!» dice la mente materiale. «Se il mio corpo è malato io devo curarlo con mezzi fisici e tangibili; in quanto al mio pensiero, che io pensi bene o male, ciò non può avere influenza alcuna sul mio corpo».

Avviene spesso che una mente appena risvegliata a queste verità si lasci deludere e sopraffare dalla propria mente materiale o da quella di altre persone; ma quando il risveglio iniziale, che potrà tutt’al più essere ritardato nel suo sviluppo, sarà avvenuto, non
potrà più essere arrestato.
La Mente spirituale dice, invece: «Il nostro Io superiore può, a volte, non trovarsi là dove è il nostro corpo. Esso si trova allora là dove è la mente: in ufficio, in negozio, o presso qualche persona a cui siamo intimamente legati; il Sé superiore può trovarsi in ognuno di questi luoghi anche se essi sono lontani dal luogo dove si trova il nostro corpo».
«Sciocchezze!» risponde la mente materiale. «Io sono sempre là dove si trova il mio corpo e non altrove».
Molte idee che la nostra mente inferiore respinge e considera come fantastiche, sono invece suggerimenti del nostro Io superiore.

Ogni nostra idea contiene sempre una parte di verità, e non sempre possiamo portare questa parte di verità a una immediata relativa perfezione. Qualche mente evoluta può ben aver concepito l’idea di usare il vapore come forza motrice, ma tale forza non avrebbe potuto essere messa in uso allora come lo è adesso a causa dello stato ancora poco sviluppato, dell’uso e della manifattura del ferro, nella costruzione delle strade, e dei minori bisogni della società umana. Eppure, quell’idea corrispondeva alla verità, la quale, continuata ed elaborata poi da altre menti, ha portato il vapore, come forza motrice, al suo presente stato di relativa perfezione, lottando e vincendo argomenti e ostacoli opposti da menti rozze e ottuse.

Quando accarezziamo qualche idea e ci diciamo: «Questo può essere, anche se non vedo, per ora, il modo di realizzarlo», rimuoviamo la barriera che si erge fra noi e l’adempimento, la realizzazione delle nuove e strane possibilità che dormono dentro di noi.
La mente spirituale vede oggi dentro se stessa il potere di conseguire, nel mondo fisico, risultati assai più alti di quanto le masse possano raffigurarselo. Essa sa che, per quanto riguarda le possibilità della vita, noi siamo in una completa ignoranza; ma riesce però ora a percepire e comprendere alcune cose, come la salute perfetta, l’affrancamento dalla caducità del corpo, i metodi per ottenere, mediante l’azione della mente, quelle cose necessarie alla vita contingente. Ma la condizione necessaria indispensabile che viene richiesta è il predominio assoluto della Mente spirituale sulla mente materiale. Questo dominio, tuttavia, non implica il controllo tirannico sulla mente materiale: implica solo che sia spazzata via ogni resistenza e opposizione ai suggerimenti di natura spirituale; implica che il corpo diventi il servo volenteroso o piuttosto l’assistente dello spirito; e che la mente materiale non si creda superiore a quella spirituale; implica uno stadio in cui il corpo offra lietamente la sua cooperazione ai desideri dello spirito.

Così ogni potere sarà al servizio dello Spirito, nessuna dispersione di forza sarà necessaria per vincere le ostilità della mente materiale, e tutta la nostra energia potrà essere adoperata per lo sviluppo e per l’elevazione verso i regni del potere, della pace e della felicità: verso conseguimenti davvero miracolosi.
E non si deve ottenere questa vittoria sulla mente inferiore e sul corpo con mezzi violenti, con severi rifiuti, con punizioni ed espiazioni per errori commessi, o con altre dure pratiche ascetiche: questo è un sistema che rende spesso l’uomo duro, severo, intollerante, anche verso gli altri.

È da questa idea falsata della verità che è nata la comune espressione “mortificare la carne” o “soggiogare gli istinti animali” ecc.; è da questa falsità che hanno avuto origine ordini e associazioni di uomini e donne che cercano la santità principalmente attraverso le privazioni e la penitenza.

Quando ci sentiamo irritati con noi stessi per l’invadenza della mente inferiore o perché ricadiamo frequentemente nei nostri peccati ed errori abituali, o perché sopraffatti da periodi di irascibilità o di collera, non riusciremo a farci alcun bene apostrofandoci con parole dure o avvilendoci con pensieri di disprezzo. Chiamandoci “vili peccatori” noi non faremo che asserire l’idea del “vile peccatore” rendendola temporaneamente reale. Se la nostra visione mentale rappresenta noi stessi come esseri depravati e corrotti, inconsciamente faremo di quest’immagine una specie di ideale e ci svilupperemo in tal senso, fino a che il dolore e le pene derivanti da simile insano sviluppo non ci facciano ravvedere dal nostro errore o distruggano il nostro corpo.

Da questo erroneo stato d’animo, tanto sostenuto in passato, sono nati il bigottismo, l’intolleranza, la mancanza di carità verso il prossimo e una visione pessimista della vita, visione mentale, questa, che immancabilmente crea anche le infermità fisiche.

Ma quando la mente materiale è messa da parte o, in altre parole, quando ci convinceremo dell’esistenza di queste forze spirituali in noi e fuori di noi, quando apprenderemo a usarle rettamente (poiché le usiamo e le abbiamo sempre usate in qualche modo) allora, secondo le parole di San Paolo: «La morte viene assorbita nella vittoria»(1) e la minaccia e il timore della morte sono rimossi. La vita si carica di un glorioso divenire, dal bene di oggi al maggior bene di domani, ela parola “vivere” significa allora soltanto “gioire”.
(1)dalla prima lettera di S. Paolo ai Corinzi.

Articolo tratto integralmente da un estratto del Libro Il Dono, di Prentice Mulford
Bis Edizioni, tutti i Diritti Riservati